Come sarebbe il mondo senza spreco alimentare?
Non lo sappiamo e probabilmente non lo sapremo mai, ma sarebbe certamente un posto migliore in cui tutti noi, ogni giorno, avremmo il cibo di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. Anzi, in realtà avremmo molto di più: ogni anno non sprecheremmo 1,3 miliardi di tonnellate e potremmo sfamare 6 miliardi di persone, nessuno soffrirebbe più la fame e la malnutrizione verrebbe sconfitta. In termini economici poi noi cittadini dei Paesi Industrializzati risparmieremmo ogni anno 300€ a testa che, una volta investiti, avrebbero un impatto economico superiore al PIL dei Paesi Bassi. A livello ambientale invece verrebbero evitate 3 miliardi di tonnellate di CO2 e si potrebbe risparmiare abbastanza acqua da garantire il quantitativo minimo di sopravvivenza all’intera popolazione mondiale.
Il mondo sarebbe un posto molto migliore; eppure noi consumatori finali creiamo più della metà dello spreco alimentare globale.
Quindi perché non trovare un modo per dare a ogni singola persona gli strumenti per combattere questa piaga e creare le condizioni per lo sviluppo sostenibile della nostra società?
Perché non sfruttare le possibilità offerte dalla tecnologia per creare un nuovo modello di consumo? Perché non eliminare lo spreco alimentare creando un ecosistema virtuoso in cui tutti gli attori coinvolti possano trarre beneficio dalla cooperazione gli uni con gli altri? Perché non trasformare questa cooperazione nella fonte di vantaggio competitivo di questo nuovo modello di consumo? Perché non farlo nel modo più semplice in assoluto: direttamente dal nostro smartphone?
Il progetto PREFE ha le potenzialità per raggiungere un obiettivo così ambizioso come eliminare lo spreco alimentare e, per questo motivo, è stato presentato da Softline Srl alla Commissione Europea all’interno del programma Horizon 2020, partecipando al bando per l’Open Disruptive Innovation (ODI) per le Piccole e Medie Imprese (PMI), per ottenere un finanziamento a fondo perduto da destinare allo sviluppo del progetto.
Il bando è diviso in due fasi:
- Fase 1, che include: lo sviluppo di un prototipo dell’applicazione mobile che permetterebbe di cambiare il modello di consumo attuale (chiamata PREFEapp), testarne l’efficacia con un piccolo numero di famiglie e la realizzazione di uno studio di fattibilità che possa evidenziare la potenzialità dell’applicazione nel raggiungere il mercato e basato sulla collaborazione con aziende in tutta l’Unione Europea (sia nel mercato della Grande Distribuzione Organizzata sia in quello della raccolta dei rifiuti);
- Fase 2, che consiste nello sviluppo di: un business plan – che includa i risultati del test, una road-map per l’industrializzazione del prototipo, un’analisi dettagliata del mercato e a validazione del business model – e, infine, lo sviluppo della versione finale di PREFEapp che verrà messa sul mercato.
In data 20 giugno 2018, il progetto PREFE ha superato brillantemente il bando di Fase 1, una volta terminata questa fase, a gennaio 2019, l’obiettivo di Softline è quello di partecipare alla Fase 2 del bando per l’ODI per ottenere i fondi necessari allo sviluppo di PREFEapp.