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Ifel ritiri la nota del 14 febbraio 2024 sulla perequazione rifiuti (di Gaetano Drosi)

Ifel ritiri la nota del 14 febbraio 2024 sulla perequazione rifiuti (di Gaetano Drosi)
13 Marzo 2024 softline

Pubblichiamo un’accorata richiesta di Gaetano Drosi, Amministratore di Softline.

Contenitori rifiuti e la scritta Perequazione rifiuti sulla parete retrostante

“Ifel ritiri la nota del 14 febbraio 2024 sulla perequazione rifiuti”

Chiedo, con rispetto ma con molta convinzione, che IFEL ritiri la nota del 14 febbraio 2024 sulla perequazione rifiuti per i seguenti motivi:

Forma e modalità

  1. È incomprensibile che si organizzino incontri “informali”, si rendano pubblici con una nota e non si dica che valore questa nota possa avere ai fini dell’applicazione di una norma.
  2. Quando su alcuni temi del confronto “informale” le posizioni non coincidono, a quale delle posizioni si farà riferimento per applicare la norma e con quali conseguenze se l’Ente che emana la norma ha anche potere sanzionatorio?
  3. Sarebbe interessante conoscere le motivazioni per cui si ritiene utile e importante organizzare incontri “informali” per poi pubblicare una nota che non porta alcuna firma.

Scusandomi in anticipo per il tono sarcastico dovuto alla mia frustrazione e delusione, formulo delle ipotesi che spero vengano poi tutte smentite.

Uno o entrambi i partecipanti:

  1. sono timidi
  2. non hanno argomenti convincenti
  3. vogliono poter affermare che “era solo un incontro informale” nel caso dovessero essere costretti a una smentita.

Non sarebbe stato utile fare il tutto in maniera istituzionale, come ci si aspetterebbe da due Enti così autorevoli, per fornire, con un atto formale, elementi di chiarezza piuttosto che generare ulteriore confusione?

Sempre per il dovere di trasparenza, non sarebbe stato opportuno rendere noti i partecipanti all’incontro, gli estensori della nota, a che titolo e per quanto tempo sono rimasti impegnati?

Sostanza

Analizziamo i punti cosiddetti controversi, che sono comunque una minima parte di quelli generati dalla delibera.

Applicazioni delle componenti perequative sul fatturato o sul riscosso.

Ifel conclude dicendo che si rileva una “… netta divergenza con Arera.”  e “… ritiene che le quote perequative oggetto della presente nota debbano essere riversate in base a quanto effettivamente riscosso a titolo di TARI o di tariffa corrispettiva.”

Chiedo:

  1. Gli Enti che devono applicare le componenti sono invitati, consigliati, esortati o obbligati a seguire questa indicazione?
  2. Arera, sostenendo un parere diverso, può applicare sanzioni se un Ente decide di versare sulla base dell’incassato?
  3. Su quali utenze si baserà Arera per valutare che i Comuni verseranno sulla base dell’emesso: le utenze comunicate per effetto della delibera sul TQRIF (come e quando?), quelle del MUD o quelle di ORSO?

Domanda: ha portato a un risultato utile l’incontro “informale” su questo punto?

Concetto di utenza

Si cita il DM del 20 aprile 2017, che fa espresso riferimento ai “Criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale”, per affermare che “… per utenza si debba intendere un punto di conferimento…”.

  1. Quella definizione, se applicabile, lo sarebbe solo per non più di 1.500 comuni, quelli che applicano appunto la Tariffa puntuale.
  2. Introdurre un ulteriore metodo per definire l’utenza (inapplicabile, comunque, per la maggior parte dei casi) genererà altra confusione e potrebbe anche creare i presupposti per applicare le componenti su un sottoinsieme delle utenze reali.
  3. I contenitori condominiali, i cassonetti stradali, i centri di raccolta, tutti “punti di conferimento”, di chi sono e a quali soggetti (utenze) dovrebbero essere quindi applicate le componenti?

Domanda: ha portato a un risultato utile l’incontro “informale” su questo punto?

Frazionabilità per mesi

Sono ormai anni, credo, che la quasi totalità dei Comuni applica la Tari/Tarip per giorni di occupazione. Perché si parla ora di frazionabilità per mesi? Con l’indicazione IFEL, “informalmente” condivisa da Arera, si dovrà applicare il pro die per la Tari, e il pro mese per le componenti perequative?

Domanda: ha portato a un risultato utile l’incontro “informale” su questo punto?

Modalità di riscossione

“… sembra potersi desumere che le due componenti debbano essere richieste (o comunque computate) entro il 31 dicembre…”. L’espressione non lascia effettivamente dubbi sul punto.

Sembra: cioè dare l’impressione.

Potersi: cioè permesso, facoltà.

Desumere: cioè arrivare a comprendere qualcosa tramite un ragionamento.

Tutto ciò mi ha ricordato una trasmissione satirica del 1992 in cui un sedicente anchorman infarciva il suo immaginario telegiornale con una serie di “pare, sembra, si dice, si mormora che addirittura…”. Effettivamente ora non abbiamo più dubbi.

Domanda: ha portato a un risultato utile l’incontro “informale” su questo punto?

Conclusioni

Aver letto, analizzato e commentato la nota, lo considero un gesto di enorme rispetto verso chi si pensa abbia scritto concetti dopo averli studiati seriamente. Chiederei un analogo rispetto, da parte di chi scrive, verso chi si presuppone dovrà leggere quelle argomentazioni e trarne beneficio. Se si pensa che scrivere implichi che ci saranno dei lettori e che questi prenderanno sul serio il contenuto, lo si fa, altrimenti è bene evitarlo, non solo per le perdite di tempo moltiplicate ma anche per preservare l’altrui serenità.

L’immagine originale è di Pawel Czerwinski su Unsplash

 

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