La tariffa rifiuti puntuale: più equa, più ecologica, più adattabile, più moderna
La tariffa rifiuti puntuale determina la misura della tassazione in base alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti da ogni singola utenza, in linea con il principio europeo “chi inquina paga”.
In genere, si compone di una parte fissa e di una variabile: la prima, fissa, è calcolata in base alla superficie dell’immobile per le utenze non domestiche e in base al numero di componenti del nucleo familiare per le utenze domestiche e finanzia le spese non direttamente legate alla produzione dei rifiuti, come lo spazzamento delle strade, lo svuotamento dei cestini, la gestione delle stazioni ecologiche, la pulizia degli spazi pubblici.
La seconda, variabile, è direttamente dipendente dai rifiuti prodotti dall’utenza e copre i costi di raccolta e smaltimento. Alcuni enti locali hanno optato per una doppia quota variabile, parzialmente basata sui “vecchi” criteri della superficie e della destinazione d’uso. La tariffa puntuale, rispetto alla Tari erogata secondo criteri tradizionali (cd. “tariffa a coefficienti”), offre almeno cinque importanti vantaggi. Vediamoli.
Con la tariffa puntuale quote più eque
Il primo, e più ovvio, beneficio è rappresentato da bollette più eque, in quanto maggiormente commisurate alla produzione di rifiuti di ogni utenza. “Maggiormente commisurate”, si è detto, in quanto il numero e/o il peso dei conferimenti non è l’unico parametro considerato nella determinazione della tariffa. Nei sistemi adottati finora, la quota fissa è determinata sulla base di altri elementi, il numero di componenti del nucleo familiare e la superficie dell’utenza. Per quanto riguarda la parte variabile della tariffa, esistono numerosi casi nei quali questa componente è determinata solo parzialmente sulla base dei conferimenti, mentre una parte resta ancorata alla tradizionale determinazione mediante coefficienti: in questi casi si parla di Q.V.1 e Q.V.2 per differenziare i due elementi che concorrono alla determinazione della quota varia.
Nonostante questa indispensabile precisazione, la determinazione per il tramite dei conferimenti costituisce un forte impulso verso una determinazione più equa delle quote. Tutti gli studi, allo stato dell’arte, dimostrano concordemente che all’interno di una singola categoria, sia essa determinata per superficie o per nucleo, esistono scostamenti dalla media che non possono essere equamente rappresentati con l’uso in via esclusiva del sistema a coefficienti. Esemplificando, a parità di nucleo e di superficie, non è possibile tassare equamente due utenze il cui numero di conferimenti presenti ampie differenze se non facendo ricorso alla tariffa puntuale.
La tariffa puntuale riduce le spese di raccolta
Incoraggiare le utenze a produrre una minore quantità di rifiuti urbani comporta inevitabilmente una riduzione delle spese di raccolta. I meccanismi che presiedono alla gestione della parte a corrispettivo della tariffa fanno sì che gli utenti abbiano tutto l’interesse a gestire con maggiore oculatezza la raccolta – e, a monte, la produzione – della frazione indifferenziata. Valga per tutti un esempio, peraltro basato su una metodologia di determinazione molto frequente, il numero di conferimenti nell’arco di tempo. Poiché tutti i conferimenti hanno lo stesso valore, a prescindere dal peso (o dal volume) del conferimento stesso, l’utente è incoraggiato a ridurre il numero di volte in cui espone il sacco o il bidone per la raccolta. Questa semplice considerazione porta alla possibilità di ridurre il numero di giri di raccolta o, quantomeno, di abbreviarli.
Con la Tarip aumenta la quota riciclabile dei rifiuti
L’opportunità di ridurre la frazione indifferenziata spingerà le singole utenze a una maggiore attenzione nei riguardi della raccolta differenziata. È evidente che a una maggiore quantità di conferimenti riciclabili (vetro, plastica, carta, umido, ecc.) corrisponde una minore produzione della frazione indifferenziata. Questa tendenza rappresenta un plus per tutti i player coinvolti.
- Per il contribuente che, diminuendo i conferimenti, si ritroverà bollette più “leggere”.
- Per l’ente locale che vedrà ridursi la quantità di rifiuto raccolto e, quindi, da smaltire.
- Per l’ambiente che beneficerà della riduzione dell’inquinamento.
La Tarip migliora l’immagine del Comune
Una tariffazione sentita come più equa da parte dei contribuenti. Un ambiente più pulito. Scelte di consumo più sostenibili. È dimostrato che nelle aree coperte da tariffa puntuale spesso i produttori hanno messo in commercio prodotti con meno imballaggi superflui e sono state riscoperte antiche – e virtuose – abitudini, come i vuoti a rendere e il riutilizzo di contenitori per i liquidi. Tutti questi elementi contribuiscono in maniera importante a migliorare l’immagine dell’ente locale.
La tariffa puntuale ha ampi margini di evoluzione e di miglioramento
La tariffa puntuale è relativamente recente ed è tuttora in evoluzione. La disponibilità di nuove tecnologie, o l’abbattimento dei costi di altre meno recenti ma ora più accessibili, consente di predisporre soluzioni nuove e più adatte a esigenze specifiche. Ci sono per esempio cassonetti accessibili tramite tessera magnetica e dotati di sensori che consentono di pesare il contenuto del sacchetto appena conferito: questa soluzione permette di identificare il soggetto conferitore e la quantità di rifiuto gettato, rendendo fattibile l’applicazione della tariffa puntuale in base alla singola utenza anche all’interno di condomini o di realtà simili (per esempio, cascine multiutenza).
Altre proposte tendono ad applicare una sorta di proporzionalità addirittura alla quota fissa, rendendola commisurata al numero di contenitori che ogni singola utenza richiede, valutando già a monte la quantità di conferimenti che effettuerà nell’unità di tempo. Insomma, la tariffa puntuale allo stato si configura come una soluzione moderna ed equa, ma anche come la più flessibile, in grado di adattarsi alle specifiche esigenze delle varie realtà locali.
Il passaggio alla tariffa puntuale
Nonostante tutti i vantaggi descritti, la fase di passaggio alla tariffa puntuale richiede tempo e attenzione. SOFTline srl dispone di tutti gli strumenti per rendere questo passaggio il più possibile rapido e indolore. Lo strumento principe sul quale facciamo affidamento è il nostro software gestionale, WinTarif, frutto di 30 anni di lavoro e di adattamento costante alle nuove richieste normative e alle esigenze dei clienti che diventano preziosi collaboratori nel processo di sviluppo dei nostri software. Non meno importante è la possibilità di basarci su un’esperienza ventennale nella gestione della tariffa puntuale: il Consorzio dei Comuni dei Navigli è stato il nostro primo cliente a introdurre questa forma di tariffazione nel 2000, proprio 20 anni fa. La scelta del modello viene naturalmente concordata sulle specifiche esigenze della realtà locale: una sola quota variabile interamente basata sui conferimenti, due frazioni variabili, l’uso di strumenti specifici come RFID applicati a bidoni o sacchi, una periodizzazione delle scadenze ad hoc e variabile di anno in anno, sono tutte soluzioni che abbiamo già adottato e con le quali abbiamo grande familiarità.